La Formazione Finanziata è un’interessante opzione per ogni impresa che intenda investire nell’aggiornamento e nel consolidamento delle competenze dei propri dipendenti.
La caratteristica di questa tipologia di formazione è che viene finanziata attraverso fondi messi a disposizione delle imprese.
Per cominciare: cosa sono i Fondi Professionali?
I fondi esistenti sono numerosi. Ve ne sono disponibili per ciascuno dei settori economici dell’industria, dell’agricoltura, del terziario e dell’artigianato.
Si tratta di Fondi Pubblici e Fondi Paritetici Interprofessionali ai quali ogni impresa può decidere di aderire. L’adesione ai Fondi è gratuita. Il Fondo viene alimentato attraverso l’accantonamento di una percentuale del lordo delle buste paga dei dipendenti dell’impresa che aderisce. L’imprenditore si trova così ad avere a disposizione un ammontare che si accumula nel tempo (a fondo perduto) e che è a disposizione dell’impresa per finanziare interventi o corsi di formazione. In questo modo, tali corsi verranno di fatto fruiti gratuitamente.
La percentuale del lordo delle buste paga che viene prelevata dal Fondo, infatti, non è altro che il cosiddetto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”, che l’azienda è tenuta comunque a versare all’INPS. E’ dal 2003 (anno in cui sono stati istituiti i primi Fondi Paritetici Interprofessionali in applicazione di quanto previsto dalla L. 388/2000) che viene data la possibilità alle imprese di destinare questa quota (pari allo 0,30% dei contributi versati all’INPS) alla formazione dei propri dipendenti.
L’INPS provvede poi a trasferire il contributo al Fondo prescelto, che finanzierà le attività formative per i dipendenti delle impresa aderente.
Come si aderisce a un Fondo?
Le modalità di adesione dell’impresa ai Fondi Paritetici Interprofessionali sono specificate nella Circolare INPS n. 71 del 2/04/2003.
L’adesione è volontaria e va comunicata all’INPS attraverso il Modello di denuncia contributiva DM10/2I. Nel Modello va indicato il Fondo prescelto con il relativo codice, oltre che il numero dei dipendenti per cui l’impresa versa il contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria.
Il Modello DM10/2I va utilizzato anche per l’eventuale revoca dell’adesione.
Come funzionano i Fondi?
I Fondi Interprofessionali possono operare in modi differenti.
Alcuni pubblicano periodicamente Bandi a cui le imprese aderenti possono partecipare presentando un progetto: il Piano Formativo. I Piani Formativi presentati entro i termini indicati dal Bando vengono valutati dal Fondo che pubblica una graduatoria di aggiudicazione.
Altri Fondi prevedono l’accantonamento di una parte del capitale in un “conto” che rimane sempre disponibile per l’azienda nei modi e nei tempi che essa ritiene più opportuni, senza dover partecipare ad alcun bando. Opera in questo modo, il “conto formazione” di FondImpresa, il Fondo oggi più diffuso in Italia.
Piani Formativi
Un Piano Formativo è un programma organico di azioni formative dedicate ai dipendenti.
Il Piano comprende uno o più progetti specifici che indicano nel dettaglio le singole azioni formative (corsi) e le azioni connesse per i quali si richiede il finanziamento.
Il Piano deve essere presentato al Fondo e approvato. Segue un’attività di monitoraggio da parte del Fondo che verifica diversi indicatori di realizzazione e di spesa. In particolare, la parte finanziaria deve essere rendicontata entro termini specifici dopo la fine di ogni attività. I costi rendicontati dovranno essere reali, figurare nell’elenco dei costi ammissibili ed essere conformi alle norme di contabilità fiscale nazionale.
Con il sistema dei Fondi sono ammessi al finanziamento i Piani Formativi aziendali, settoriali e territoriali che le imprese, singolarmente o in gruppo, realizzano per i propri dipendenti. L’art. 48, L. 289/2002, ammette anche i Piani Formativi individuali e alcune attività connesse ai progetti formativi.
Approfittare della Formazione Finanziata e aderire a un Fondo professionale è una scelta strategica vincente per le seguenti ragioni:
- Mette a disposizione dell’imprenditore un budget che contribuisce all’economia dell’impresa;
- Favorisce la possibilità di accesso alla formazione per un maggior numero di dipendenti;
- Promuove la crescita delle risorse e delle competenze.